Casa Editrice

Casa Editrice Mazziana

Quando la cultura è alimento per l'anima

Nella Pia Società di don Nicola Mazza, una piccola comunità di sacerdoti e un laico consacrato, riconosciuta dal vescovo di Verona nel 1951, nessuno pensava di avviare una casa editrice.

La decisione di provarci venne presa nel 1965, primo centenario dalla morte del fondatore, che vide numerose celebrazioni commemorative. Inoltre era in corso una serie di ristrutturazioni edilizie per ampliare gli ambienti del Collegio maschile in via San Carlo e offrire nuovi appartamenti all’Istituto femminile in via Nicola Mazza.

Vi era una circostanza favorevole: nel biennio 1964-65, nella comunità venivano ordinati cinque giovani sacerdoti (tra i 24 e 25 anni), che potevano presto assumersi nuove responsabilità.

Nel fervore del momento, il superiore don Pietro Albrigi ritenne necessario rilanciare la causa di beatificazione del fondatore, da tempo bloccata, proponendo una nuova edizione della Breve biografia che ne aveva scritto nel 1945, all’indomani della guerra. Avrebbe anche aggiunto in appendice al libro una dettagliata cronistoria sull’ultimo ventennio. 

Nel frattempo però desiderava promuovere nuovi studi, non più di tipo agiografico o apologetico ma affidati ad esperti che facessero ricerche competenti e rigorose. Prendeva così corpo anche la prima Miscellanea di studi mazziani.

A due dei nuovi sacerdoti vennero affidati i compiti di seguire le due pubblicazioni: don Domenico Romani seguiva l’edizione della biografia, mentre don Francesco Massagrande curava l’opera miscellanea.

Contemporaneamente per la diffusione furono interpellate case editrici affermate a livello nazionale. Ma queste sollevarono varie difficoltà: chiedevano tempo per valutare il materiale proposto e un notevole contributo economico, senza dare garanzie di promozione.

Un’indagine parallela aveva scoperto che per essere editori non si dovevano affrontare particolari difficoltà, né burocratiche né finanziarie. Così, quasi per un ripiego, nasceva la Mazziana.

Da allora in collaborazione con le istituzioni mazziane, le università di Padova e Verona, il Movimento del Prado, seguendo l’impegno di centinaia di autori, nascono le varie collane dell’editrice, nelle quali vengono affrontati, fra gli altri, temi di storia, cinema, arte, religione, filosofia, poesia. Fin dall’inizio viene pubblicata la rivista trimestrale Note mazziane, che si ispira agli stessi principi. Particolare attenzione viene riservata agli studi sul fondatore e sulle iniziative che ne continuano l’opera.

La Mazziana è ora la più anziana delle case editrici operanti nella città di Verona.

Nel 2020 la Fondazione CIS ha acquisito la Casa editrice dalla Pia Società di Don Nicola Mazza, con l'intento di proseguire e ancor più radicare sul territorio provinciale, regionale e nazionale la sua missione culturale originaria, nonché di valorizzare il significativo patrimonio librario e informativo che da decenni viene forgiato nella fucina editoriale di via San Carlo a Verona. Una sfida faticosa ma avvincente, che profuma di futuro. E che per essere giocata e vinta necessita sempre di nuove idee, collaborazioni e del supporto di molti.

Note Mazziane

Pubblicazione trimestrale di informazione e cultura, fondata nel 1966.

Ispirandosi all’impegno religioso e civile di don Mazza, affronta temi riguardanti la Chiesa e la Società. Dedica alcune rubriche all’accostamento critico dei prodotti culturali: libri, cinema, musica. Informa sulle attività promosse dalle istituzioni mazziane.

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